La metacognizione è quella funzione mentale che permette di accedere consapevolmente e districare ciò che abbiamo in mente oppure di leggere e fare inferenze plausibili e flessibili su ciò che le altre persone provano e pensano. Un deficit a tale livello si riscontra spesso in pazienti con disturbo di personalità.
Il concetto di metacognizione fa riferimento a tutte quelle funzioni mentali che permettono all’individuo di avere una rappresentazione degli stati mentali propri e altrui, di riflettere su di essi e di usare tali conoscenze per affrontare in modo efficace situazioni problematiche dal punto di vista emotivo, cognitivo e comportamentale (Di Maggio e Semerari, 2003).
Secondo questo approccio tutti noi compiamo continuamente atti metacognitivi per identificare e comprendere cosa proviamo, cosa ci spinge ad agire, e per formarci una visione integrata di noi stessi in relazione al mondo. Utilizziamo la metacognizione anche quando cerchiamo di capire gli stati mentali degli altri. La definizione di metacognizione con queste accezioni ha molto in comune con gran parte delle funzioni analizzate nell’ambito della Teoria della Mente, della cognizione sociale, dell’alessitimia e della mentalizzazione (Popolo et al., 2014).
La TMI nasce come chiave di lettura e strumento clinico per i disturbi di personalità, con particolare attenzione ai pazienti inibito-coartati. Questa tipologia di pazienti è caratterizzata da povertà narrativa, difficoltà di accesso alle proprie rappresentazioni e scarso senso di agency (Di Maggio et al., 2013). Secondo Di Maggio, Semerari e coll. (2007) è grazie al riconoscimento degli stati mentali propri e altrui che diventa possibile riflettere su di essi e compiere degli atti decisionali, risolvere problemi interpersonali, padroneggiare la sofferenza soggettiva e negoziare in modo efficace i propri desideri con gli altri.
Le funzioni metacognitive analizzate nella TMI sono tre, ognuna delle quali comprende specifiche sotto-funzioni che agiscono in modo relativamente indipendente e a un grado di complessità crescente.
1) Autoriflessività: si intende l’abilità di pensare, comprendere e ragionare sui propri stati mentali. E’ composta dalle sotto-funzioni di monitoraggio (capacità di identificare pensieri, credenze ed emozioni), differenziazione (capacità di assumere distanza critica dalle proprie convinzioni) e integrazione (abilità di mantenere una visione unitaria di sé, indipendentemente dall’alternarsi di stati mentali diversi).
2) Comprensione della mente altrui: fa riferimento alla capacità di comprendere e di riflettere sugli stati mentali degli altri. Comprende la sotto-funzione di decentramento, che consiste nella capacità di mettersi nei panni degli altri cercando di operare delle inferenze sui loro stati mentali indipendentemente dalla propria prospettiva, dal proprio coinvolgimento nella relazione e dal proprio modo di interpretare gli eventi.
3) Mastery: insieme delle modalità che il paziente mette in atto per fronteggiare le situazioni in modo consapevole. E’ un processo metacognitivo di controllo che consiste nell’utilizzare le conoscenze psicologiche per decidere, formulare strategie, risolvere i conflitti interpersonali. Il presupposto di base è la capacità di rappresentarsi gli stati mentali problematici o le situazioni conflittuali come problemi psicologici da risolvere in modo attivo.
La terapia Metacognitiva Interpersonale agisce favorendo lo sviluppo delle funzioni metacognitive, a partire dalle più semplici che in terapia sembrano mal funzionanti. Si utilizzano tecniche specifiche mirate all’acquisizione stabile di un funzionamento metacognitivo. Per promuovere le singole funzioni non si segue un percorso lineare, ma è necessario muoversi avanti e indietro all’interno della terapia per rinsaldare funzioni precedentemente acquisite ma che possono risultare fallimentari in un contesto diverso.
La Terapia Metacognitiva si è dimostrata particolarmente efficace nella cura dell’ansia e della depressione e di molti altri disturbi (gioco d'azzardo e disturbi di personalità)
Dott. Umberto Pianella
Psicologo, Psicoterapeuta, a Civitanova e a Macerata.
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