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Le fobie specifiche

La fobia è un’intensa paura di qualcosa che in realtà comporta un pericolo minimo o inesistente. Le fobie più comuni riguardano luoghi chiusi, altezza, guidare in autostrada, volare, insetti, serpenti, aghi, eccetera. Esiste comunque la possibilità di sviluppare una fobia per qualsiasi cosa. La maggior parte di esse insorge nell’ infanzia, ma possono comparire anche in età adulta.

Come si apprendono le fobie? In tre modi:

  • A causa di un

Affrontando ripetutamente le paure, si comincia a comprendere che la situazione, anche se crea disagio, non è pericolosa. Andando avanti con le esposizioni si ha la sensazione di riuscire a controllare meglio le proprie fobie. Il senso di controllo di se stessi e degli altri è uno dei benefici maggiori che si ottiene con la terapia dell’esposizione. La fobia comincia a perdere potere.

  • Da una serie di eventi sub- traumatici, ad es. siamo stati spaventati da un cane più di una volta

  • Apprendimento da modello, ovvero essere a contatto con persone che hanno delle fobie specifiche intense, es. il bambino apprende dalla madre ad avere paura delle api.

Se avete una fobia, probabilmente siete consapevoli che è una cosa irrazionale, eppure non riuscite a controllare questa sensazione. Il solo pensare a ciò che vi fa paura può farvi provare una certa ansia e quando vi trovate effettivamente in presenza di quell’ oggetto o in quella situazione il terrore è automatico e insostenibile. Questa esperienza è così pesante da condurvi ad evitarla in tutti i modi, danneggiando addirittura voi stessi o modificando il vostro stile di vita. Se soffrite di claustrofobia, per esempio, potreste rinunciare ad un lavoro molto ben retribuito perché dovete servirvi di un ascensore per raggiungere il vostro ufficio. Se avete paura dell’altezza, potreste farvi un’ora in più di guida per evitare di passare sopra un ponte.

Sintomi

Uno degli aspetti interessanti dei problemi d’ansia è l’ampia gamma di cose che gli esseri umani temono. Nella nostra pratica clinica ci capita di incontrare ancora persone che hanno paura di cose che non abbiamo mai sentito prima. Fondamentalmente ciò che conta non è la cosa di cui avete paura, ma quanto negativamente questa paura incide sulla vostra vita.

Ci sono quattro tipi generali di paure e fobie comuni:

FOBIA DEGLI ANIMALI: sono paure scatenate da animali o insetti. Esempi includono la paura dei serpenti, dei ragni, dei roditori, dei cani.

FOBIA DEGLI EVENTI NATURALI: scatenate da elementi che si trovano in natura come l’altezza, i temporali, l’acqua, il buio.

FOBIA SITUAZIONALE: sono scatenate da specifici eventi come trovarsi in luoghi chiusi (claustrofobia), usare gli ascensori, paura di volare, dentisti.

FOBIA DEL SANGUE E DEI MEDICI: comprendono paure del sangue, delle ferite, degli esami medici, eccetera.

A volte le persone sono imbarazzate dalle loro fobie perché pensano che gli altri potrebbero trovarli sciocchi o superficiali. Ma le paure estreme non sono mai sciocche, il terrore e la paura possono essere molto invalidantianche se riguardano una cosa semplice come un bottone.

Vi suggeriamo di prendere appuntamento con un professionista della salute mentale che vi prenda sul serio in modo da ricevere aiuto adeguato.

Le fobie più comuni comprendono:

  • Acrofobia: paura dei luoghi alti

  • Agorafobia: paura degli spazi aperti, dei luoghi affollati o di trovarsi lontano da luoghi sicuri

  • Aichmofobia: paura di aghi, spilli e oggetti appuntiti

  • Aracnofobia: paura dei ragni

  • Claustrofobia: paura di trovarsi in luoghi stretti o chiusi

  • Emetofobia: paura di vomitare

  • Emofobia: paura del sangue e delle ferite

  • Lockiofobia: paura del parto

  • Noctifobia: paura della notte e del buio

  • Tripanofobia: paura delle iniezioni

Fobie meno comuni comprendono:

  • Arachibutirofobia: paura che il burro di arachidi si attacchi al palato

  • Automatonfobia: paura dei ventriloqui, delle marionette, delle bambole, delle creature animate elettronicamente o delle statue di cera

  • Barofobia: paura della gravità

  • Bibliofobia: paura dei libri (se avete questa restate con noi, state andando bene!)

  • Blennofobia: paura del viscido

  • Lutrafobia: paura delle lontre

  • Lissofobia: paura di diventare pazzi

  • Urofobia (Paruresis): paura di urinare in pubblico, davanti ad altre persone

Trattamento

Il trattamento più comunemente utilizzato e più efficace per le fobie consiste in una tecnica cognitivo comportamentale chiamata desensiblizzazione sistematica o terapia dell’esposizione. Questa tecnica è davvero efficace. Secondo il National Institute of Mental Health, circa il 75% delle persone superano le proprie fobie attraverso la terapia cognitivo comportamentale (TCC).

Tecniche di esposizione

Nella terapia dell’esposizione, conosciuta anche come desensibilizzazione sistematica, verrete esposti in modo sicuro e controllato all’ oggetto o alla situazione temuta. La terapia dell’esposizione più comunemente utilizzata implica un avvicinamento graduale a ciò che scatena la paura, prima in immaginazione e poi nella realtà (“in vivo” come si dice in termini comportamentali).

Per esempio, ecco cosa fare se avete la fobia del dentista.

Potreste cominciare passando un po’ di tempo nella sala d’attesa di uno studio dentistico. Successivamente chiacchierare alcuni minuti con il dentista e poi provare a sedervi sulla poltrona. Queste esposizioni progressive sono associate a tecniche di rilassamento e spesso vengono attuate in compagnia del terapeuta o di una persona di fiducia che vi dia supporto.

Attraverso ripetute esperienze in cui affrontate le vostre paure comincerete a realizzare che la situazione, anche se spiacevole, non è pericolosa. Dopo ciascuna esposizione vi sentirete sempre più in grado di controllare la vostra fobia e questo senso di controllo sulle situazioni e su di voi è il più importante beneficio dell’esposizione. La fobia comincia a perdere il suo potere.

Un altro tipo di esposizione è chiamata “modellamento partecipante” ed è altrettanto utile. In questa tecnica il vostro o la vostra terapeuta fa da modello nel mostrarvi modi più sani e efficaci di affrontare le situazioni temute. Successivamente toccherà a voi provare cercando di imitare il modello.

Esempio di tappe nell’ esposizione per la fobia dei cani:

  • Step 1: Fate disegni di cani

  • Step 2: Leggete materiale che fornisca informazioni sui cani

  • Step 3: Guardate fotografie di cani

  • Step 4: Guardate video di cani

  • Step 5: Osservate dei cani attraverso una finestra chiusa, la vetrina di un negozio di animali, ecc.

  • Step 6: Osservate dei cani aprendo uno spiraglio nella finestra o entrando nel negozio di animali

  • Step 7: Osservate dei cani da lontano in luoghi aperti

  • Step 8: Diminuite le distanze, passeggiando in luoghi frequentati da cani (in un primo momento meglio se tenuti al guinzaglio dai padroni)

  • Step 9: Chiedete a qualcuno di portare un cane nella stanza di fianco a quella dove vi trovate, o nelle vostre vicinanze se siete all’aperto

  • Step 10: Chiedete a qualcuno di portare un cane nella stanza dove vi trovate o di avvicinarlo a voi

Affrontando ripetutamente le paure, si comincia a comprendere che la situazione, anche se crea disagio, non è pericolosa. Andando avanti con le esposizioni si ha la sensazione di riuscire a controllare meglio le proprie fobie. Il senso di controllo di se stessi e degli altri è uno dei benefici maggiori che si ottiene con la terapia dell’esposizione. La fobia comincia a perdere potere.

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